Una prima ricerca propone l’uso di un batterio del suolo per ridurre lo stress nell’uomo – 8gennaio 2016
Una ricerca pubblicata negli Atti della National Academy of Sciences dalla Rockefeller University di New York, mostra risultati interessanti di un batterio del suolo (Mycobacterium vaccae) produce benefici antistress sui topi. Lo studio, “Immunizzazione con una preparazione trattata termicamente del batterio Mycobacterium vaccae promuove la resilienza allo stress nei topi”. I risultati hanno mostrato che iniettando nei topi soluzioni con Mycobacterium vaccae, la resilienza allo stress e comportamenti di reazione sono migliorate, con una riduzione decisa dei fenomeni colitici indotti da fattori di stress.
La ricerca è partita dall’osservazione che le malattie infiammatorie sono in crescita nelle moderne società urbane e il principio infiammatorio aggrava il rischio di patologie legate allo stress. Questo valorizza approcci terapeutici di tipo immunomodulante e antinfiammatorio. Lo stress altera il rapporto tra il microbiota umano e il corpo che lo ospita e questo provoca fenomeni eccessivi di infiammazione. La ricerca ha iniettato in topi sottoposti artificialmente a stress il Mycobacterium vaccae termicamente trattato e quindi non vivo. L’immunizzazione con M. vaccae ha impedito coliti spontanee indotte da stress e, nei topi stressati, ansioliticiriducendo gli effetti da paura.
Si tratta quindi di una ricerca interessante che getta un’occhiata ulteriore su legami che vi sono tra il mondo agricolo e naturale e la costituzione umana. Il legame intenso che vi è anche ontogenetico tra essere umano e Terra ha rivelato un altra piccola conferma in questa ricerca.