Dopo il progetto svolto e terminato nel 2001 gli Istituti di Empoli, Prato, Porto Azzurro e Sollicciano iniziano un percorso di tutoraggio tecnico per il mantenimento e sviluppo delle aree agricole o verdi in cui sono state attivate le coltivazioni biologiche e biodinamiche. Le coltivazioni sono costituite da vigne, oliveti, ortaggi. Di cui solo gli ultimi anche irrigui. ogni azienda agricola carceraria è un ecosistema a sè che naturalmente ha problematiche e necessità molto diverse l’una dall’altra. L’esercizio di una certa creatività e rapida ricerca di soluzioni tecniche, oltreché “sociali” ha consentito di poter raggiungere risultati soddisfacenti nonostante la rigidità dell’ambiente dovuta al regime di controllo e sicurezza che ha i suoi tempi e procedure.