Isola di Gorgona

L’intera isola è un istituto di pena. Ha una superficie di 2.2 Kmq e la superficie interessata dall’agricoltura è di circa 15 ettari. È l’unico con allevamenti di bovini, equini, ovini, caprini e avicoli. Qui la situazione gestionale è resa complessa dalle difficoltà relative all’essere un’ isola interamente carceraria. Le difficoltà di comunicazione legate all’assenza di un vero e proprio porto rende le comunicazioni e i trasporti molto condizionati dallo stato del mare.
Le colture in atto sono ortaggi, olivo, vite ed erbe aromatiche. È presente un impianto di fitodepurazione. L’età media degli allievi detenuti è più alta della media. Il grado di scolarizzazione è basso. Le potenzialità agricole sono molte e ancora inespresse. Vi sono terrazzamenti antichi e ancora in uno stato praticabile lungo i quali piantagioni di olivo da olio ed erbe aromatiche sono curate dai detenuti, mentre piantagioni ortive sono poste in luoghi più riparati dai venti che dal mare spirano tutto l’anno.Oliveti giovani sono ancora in fase di allevamento, i terreni non sono ottimali per queste piante . I forti venti presenti tutto l’anno non facilitano l’ambientazione di questa specie.
La vitalità dei suoli è risultata eterogenea e molto legata alla qualità delle lavorazioni. In particolare problemi sono stati rilevati al nuovo impianto di vigneto in forte pendio .
L’erosione dovuta a vento ed acque meteoriche è un fattore limitante che una gestione mirata dei suoli e della sostanza organica unitamente all’ inerbimento permanente biodinamico può nel tempo ridurre drasticamente. Una visione complessiva del mondo fenomenico della natura e dell’azione dell’uomo in agricoltura ha introdotto i momenti teorici formativi per affrontare subito gli argomenti specifici legati alle problematiche colturali dell’isola. I momenti pratici hanno interessato i criteri di scelta delle potature, della gestione dei suoli e della loro concimazione, della gestione degli oliveti e dei vigneti, dell’allevamento e cura degli animali (bovini, equini , ovini, suini, avicoli vari) con particolare riferimento all’omeopatia, alla gestione del caseificio.
L’impatto immediato con diversi problemi da risolvere nei settori produttivi dell’isola, ha consentito di introdurre il punto di vista della biodinamica, centrando sull’esperienza pratica l’avvio della comprensione teorica.

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