Addio a Giulia Maria Crespi

Giulia Maria Crespi, presidente del Fai e dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica

 

È mancata stamattina Giulia Maria Crespi, straordinaria figura che ha segnato la vita civile e culturale del nostro Paese nel dopoguerra, presidente onoraria del Fondo per l’Ambiente Italiano e dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica. Aveva 97 anni e ha legato il suo impegno, oltre che alla tutela della bellezza e del paesaggio italiano, alla promozione di un’agricoltura sana sia attraverso un’intensa attività di divulgatrice, sia attraverso le Cascine Orsine: l’azienda biodinamica di famiglia a Bereguardo (Pv) che dimostrava, nel concreto, la bontà delle sue visioni largamente anticipatorie su questo e altri temi. Proprio qui peraltro, lo scorso 14 maggio, era mancato uno dei sui figli, Aldo Paravicini, che gestiva l’azienda, a seguito di un incidente d’auto.

“Con la scomparsa di Giulia Maria Crespi, l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica perde la sua presidente onoraria e la sua guida instancabile –  commenta Carlo Triarico, presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica –  Ma non solo. Giulia, cui devo un affetto filiale e un apprendistato, che giudico non concluso, ha insegnato a tanti come si vive nell’amore per l’azione nel rispetto per gli altri e come ci si batte sempre sui fronti più scomodi. Delle sue lotte esemplari, quella per l’agricoltura biodinamica è la parte di sé che meno le è stata perdonata e proprio per questo la più identitaria del suo essere e il fiore più delicato e prezioso che lascia. È la sua intuizione precorritrice, in cui ha manifestato forza profetica. Diviene evidente oggi, che la Commissione UE indica proprio i requisiti presenti nel metodo biodinamico, come i punti qualificanti della strategia agricola dei prossimi anni. Ha fatto in tempo a vederlo ed è quello che ora dobbiamo impegnarci a conquistare, con l’aiuto di chi la conosceva e apprezzava. Ai fratelli del Fondo Ambiente Italiano va il mio pensiero in questo momento doloroso, sicuro che lo affronteremo con quel coraggio che la nostra presidente onoraria ci ha insegnato”.

Nella sua lunga e operosa esistenza Giulia Maria Crespi, originaria di Merate (Lc), aveva gestito fra il 1960 e il 1974 il “Corriere della Sera”, acquisito per vie ereditarie dopo la grave malattia del padre, importante imprenditore cotoniero, che aveva contribuito a fondare la testata alla fine dell’800. Era stata anche a lungo attivista e Consigliere nazionale di Italia Nostra prima di creare, nel 1975, insieme a Renato Bazzoni il Fondo per l’Ambiente Italiano. Per le sue attività ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi. Le era inoltre stata conferita nel 2007 la Laurea Honoris Causa in Storia dell’Arte presso l’Università di Bologna.

Il suo impegno a sostegno della biodinamica l’ha accompagnata per tutta l’esistenza, fino agli ultimi seminari organizzati nel gennaio scorso alla Zelata di Bereguardo, da sempre punto di riferimento per la diffusione della cultura biodinamica, di cui Giulia Maria Crespi rimane un impareggiabile testimone.

L’Associazione per l’agricoltura biodinamica si unisce al dolore degli amici e dei familiari nell’impegno a proseguire la comune battaglia nella direzione segnata da Giulia Maria Crespi verso la piena affermazione del modello biodinamico.

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