Cinque carceri toscane in rete

L’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, si occupa ormai da alcuni anni della formazione del personale e dei detenuti e ora della conversione delle aziende negli istituti penitenziari. Nel 2000 è riuscita ad orientare la gestione delle aziende agricole carcerarie della Toscana verso l’agricoltura biodinamica, grazie all’opportunità, data della Regione Toscana, di realizzare un piano destinato a favorire nuovi insediamenti produttivi e nuova occupazione. Sono stati formati per l’occasione quarantacinque tra detenute e detenuti e dieci agenti individuati quali responsabili e conduttori delle cinque aziende, sono stati avviati processi di produzione e vendita in sintonia con il metodo adottato. I risultati raggiunti hanno determinato l’Associazione, gli Istituti di pena e lo stesso Provveditorato regionale del Ministero della Giustizia, a proseguire ed ampliare l’attività intrapresa. In queste pagine verrà illustrato il progetto che la nostra Sezione ha svolto nell’ambito del P.I.R. della Regione Toscana e che ha interessato cinque Istituti Penitenziari della Regione. Cinque progetti per cinque realtà molto diverse: terapia sociale attraverso la cura della terra. La nostra intenzione è quella di diffondere la nostra esperienza in modo che possa essere la base per portare nuovi impulsi all’interno degli istituti carcerari con terra coltivabile.

La nostra esperienza ha avuto luogo nel 2000 nei cinque Istituti di:

  • Sollicciano
  • Prato
  • Empoli
  • Isola di Gorgona
  • Porto Azzurro
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